CIMICI DEI LETTI
BONIFICHE PER PRIVATI E STRUTTURE RICETTIVE
Metodi di lotta - Disinfestazione cimici dei letti Roma
Gli interventi di lotta alle cimici dei letti prevedono esclusivamente l'utilizzo di vapore saturo (180°) da applicare sui nidi, sugli insetti ai vari stadi di sviluppo e sulle uova. Le cimici sono animali difficili da eliminare perchè hanno la capacità di nascondersi ed annidarsi nei posti più impensabili andando ad occupare, potenzialmente, ogni possibile fessura o crepa all'interno della stanza. Le cimici naturalmente andranno ad occupare da subito gli spazi più vicini all'ospite (noi) nascondendosi nei letti (struttura, reti e materassi) e negli arredi vicini nonchè dietro ai battiscopa o nelle prese di corrente vicine al letto o al divano. Se trascurate aumenteranno di numero nel giro di pochi mesi e tenderanno a cercare nascondigli "vergini" all'interno dei quali deporre le uova arrivando così ad allontanarsi dal letto fino ad occupare gli spazi più impensabili della stanza o della casa. Qualunque intervento con prodotti snidanti (insetticidi, alcool, ecc) non farà altro che peggiorare la situazione "costringendo" gli insetti ad allontanarsi dal nido andando ad occupare spazi dove sarà sempre più difficile andarli a trovare.
Fai da te
Per questo tipo di infestante è assolutamente sconsigliato il fai da te che, oltre a non risolvere l'infestazione, andrà molto spesso a complicare se non addirittura compromettere il successivo intervento del tecnico disinfestatore. Spostare oggetti, usare la vaporella, spruzzare insetticidi non farà altro che favorire il disperdersi degli animali presenti che andranno ad occupare spazi anche molto lontani dai nidi originali. Inoltre per il tecnico sarà molto importante poter valutare l'entità dell'infestazione per definire come meglio procedere; eliminare reti e materassi, come purtroppo spesso accade, toglie all'esperto importanti parametri su cui basare il piano di lotta. In situazioni fortemente compromesse da interventi maldestri sarà necessario far passare alcuni giorni prima di poter intervenire, per permettere alle cimici di ricompattarsi attorno al letto.
Ispezione e monitoraggio
Consentono di individuare la presenza delle Cimici dei letti, i rifugi di passaggio e i punti di provenienza. L'ispezione deve essere effettuata da personale esperto e qualificato e permette di definire la presenza dell'infestante (non tutte le punture sono colpa delle cimici dei letti!), l'entità dell'eventuale infestazione e il piano operativo di lotta. Come detto sopra più è "intatto" l'ambiente da analizzare maggiori saranno le informazioni che il tecnico riuscirà a raccogliere.
Cimex Eradicator
Il vapore secco surriscaldato di Cimex Eradicator uccide più del 90% degli insetti adulti ed il 100% delle uova al primo passaggio. In effetti il problema non è eliminare le cimici che, come tutti gli insetti, muoiono facilmente una volta trattate con vapore saturo. La difficoltà in questo tipo di interventi sta nell'individuare i nidi ed eventuali animali "solitari" per essere sicuri di averli eliminati tutti, uova comprese. Più l'infestazione sarà ad uno stadio iniziale, meno si sarà compromesso l'ambiente con interventi fai da te, più possibilità ci saranno di risolvere l'infestazione in tempi brevi. Il trattamento è ad impatto ambientale zero e, non utilizzando alcun tipo di sostanza tossica, permette un utilizzo immediato degli ambienti trattati. Questa procedura di intervento va ripetuta a distanza di circa 10-20 giorni (a seconda della stagione) per permettere ad eventuali animali nascosti chissà dove di ricompattarsi intorno al letto e ad eventuali uova, sfuggite durante il primo trattamento, di schiudere ed essere eliminate.
Insetticidi
L'utilizzo di insetticidi, salvo rarissimi casi che andranno valutati da un tecnico esperto, è assolutamente sconsigliato per questo tipo di infestazioni. Il perché è presto detto: gli insetticidi non hanno alcun effetto sulle uova; le cimici hanno sviluppato resistenza al DDT (quando si utilizzava) in appena sette anni, gli insetticidi attuali rispetto al DDT sono acqua fresca; le cimici sono annidate in punti dove gli insetticidi non arrivano (neanche i fumogeni); gli insetticidi generici hanno un effetto repellente/snidante sugli insetti che saranno pertanto "costretti" ad allontanarsi dai nidi e ad occupare gli spazi più disparati, questo complica molto il successivo intervento di disinfestazione.
Cosa fare in caso di cimici
Nel caso abbiate visto una cimice nel vostro letto o abbiate il dubbio che possano esserci la cosa migliore da fare è NON fare nulla e chiamare un tecnico esperto che effettuerà un sopralluogo per la valutazione del caso. Da noi il sopralluogo è gratuito e senza impegno quindi non c'è alcun motivo per essere titubanti.
Cosa NON fare in caso di cimici
Non approcciare assolutamente con interventi fai da te. Non spostare vestiti e/o oggetti dalla stanza infestata ad altre stanze e neanche sui balconi. Non buttare reti o materassi. Non usare insetticidi o sostanze per pulire/disinfettare. Non andare a dormire da un'altra parte, può sembrare assurdo ma lasciare il letto invita le cimici a fare altrettanto complicando poi la soluzione dell'infestazione. Non rivolgersi a ditte che propongono interventi con insetticidi per i motivi di cui sopra; in questo caso non è un vezzo legato ad una visione ambientalista del mondo ma una necessità legata a quanto spiegato in precedenza.
Cosa sono le cimici dei letti (Cimex lectularius Latreille, 1802)
Appartenente alla famiglia Cimicidae, è una specie di insetto ectoparassita emotofago obbligato dell'uomo e di altri animali a sangue caldo. Si pensa che il parassitismo dell'uomo da parte di questo artropode risalga agli albori della razza umana. La cimice dei letti era uno dei più diffusi parassiti dell'uomo fino agli anni '40 del XX secolo. Da quel momento la sua presenza nel mondo ha subito un inesorabile declino fino a scomparire quasi del tutto. Le cause di ciò non sono ancora state del tutto comprese: sembra che la messa in commercio del DDT abbia apportato in quel momento un contributo decisivo. A partire dagli anni '90 del XX secolo la cimice dei letti è ricomparsa in molti Paesi e intorno agli 2000 si è nuovamente diffusa in America, in Europa, Australia, Africa e Asia. Sembra che a favorirne la ricomparsa siano state varie concause, come l'introduzione del riscaldamento centralizzato negli edifici, la globalizzazione, l'aumento dei viaggi nel mondo, e non ultimo una resistenza biologica che questo insetto ha sviluppato nei confronti di varie categorie di biocidi (piretroidi, carbammati, organofosforici, ecc). La sua attività ematofaga determina nell'uomo l'insorgenza di lesioni di tipo strofuloide altamente pruriginose causate da una reazione iperimmune nei confronti di alcune sostanze contenute nella saliva di questo insetto e secrete durante il pasto di sangue. L'adulto di colore rosso-brunastro è lungo circa 6 mm e si presenta schiacciato dorso-ventralmente. Ciò rende l'insetto abile nell'infilarsi in ogni più piccolo recesso. La testa è dotata di due occhi composti, un paio di antenne dotate di recettori sensibili al calore e a determinati composti chimici, come l'anidride carbonica. L'apparato boccale è di tipo pungente succhiante. I pezzi boccali si sono adattati e trasformati nel corso dell'evoluzione in un rostro allungato in grado di penetrare la cute dell'ospite e di aspirare il sangue durante il pasto di sangue. Il torace presenta delle caratteristiche espansioni laterali. Dorsalmente sono presenti una coppia di squame cutanee, dette emielitre, che rappresentano delle ali vestigiali. L'addome è costituito da 11 segmenti tenuti insieme da membrane intersegmentali dotate di un notevole grado di stiramento, favorendo durante il pasto di sangue la distensione dell'addome e l'accumulo nell'apparato digerente di una notevole quantità di sangue. Le forme giovanili immature, chiamate neanidi o ninfe, si possono facilmente distinguere dagli adulti per le ridotte dimensioni, un minor grado di sclerotizzazione del tegumento (minore negli stadi giovanili più immaturi), l'assenza degli organi riproduttivi, e altre caratteristiche morfologiche di minore evidenza. La cimice dei letti è un insetto gregario ad abitudini notturne che durante il giorno si nasconde dalla luce del sole (fototropismo negativo) in anfratti o fessure di ogni tipo, formando aggregazioni di decine, centinaia o migliaia di individui. I siti di annidamento, detti anche focolai di sviluppo, normalmente sono localizzati nei pressi dei luoghi dove sosta l'uomo nelle ore notturne. L'unione degli individui in un focolaio viene mantenuta attraverso l'emissione da parte degli insetti di un “feromone di aggregazione”, costituito da una miscela di 10 molecole chimiche, principalmente di natura aldeidica. Generalmente durante la notte le cimici fuoriescono dai propri nascondigli per pungere l'uomo, che rappresenta il suo ospite d'elezione. Le cimici dei letti sono attive e vitali tra i 15 °C ed i 37 °C. Al di sotto dei 15 °C e al di sopra dei 37 °C lo sviluppo s'interrompe.
Negli ambienti infestati le cimici preferiscono rifugiarsi in nascondigli situati nel legno, nei materiali cartacei e nei tessuti. Infestano molto spesso i materassi, in particolare i bordi e le cuciture del materasso, le gambe di appoggio e l'interno di eventuali rotelle di plastica dei letti, le doghe di legno e le molle delle reti. In genere possono essere infestati qualsiasi fessura o crepa delle pareti, i bordi esterni dei tappeti, gli interruttori elettrici e le prese di corrente, le cornici, i quadri, le tendine, ecc. Gli insetti adulti possono sopravvivere, in assenza di un ospite di cui nutrirsi ed in funzione della temperatura ambientale per molto tempo, da alcuni mesi fino ad 1 anno per gli adulti, mentre le neanidi per più di tre mesi.
La via principale di diffusione è rappresentata da persone o oggetti venuti in contatto con un ambiente infestato e che veicolano degli esemplari di Cimex lectularius e/o loro uova. Persone che soggiornano in ambienti infestati possono così inconsapevolmente consentire alle cimici di nascondersi durante le ore notturne nelle valigie o nei vestiti, trasportando in seguito gli insetti fino alla propria abitazione o in altri luoghi. Lo scambio di materiale usato può determinare lo spostamento di oggetti contaminati in nuovi ambienti con il serio rischio di diffondere l'infestazione.
Per approfondire la conoscenza di questo argomento potete visitare il nostro sito dedicato alle cimici dei letti.