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DERATTIZZAZIONE - TOPI E RATTI

TUTELA DELLA SALUTE E DELLE DERRATE ALIMENTARI
Derattizzazione - topi - ratti
Mus musculus
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Derattizzazione Roma

Topi e ratti rappresentano un grave pericolo per gli ambienti produttivi e la salute pubblica essendo vettori di molti germi e numerossime malattie, e causando danni da rosura a manufatti e impianti elettrici. Sono in grado di distruggere confezioni e imballaggi e di contaminare grosse quantità di materie prime. Il danno d'immagine per la presenza di roditori in aziende o prodotti alimentari è notevole. Per questi motivi è assolutamente necessario per aziende e condomini, definire un piano di prevenzione e monitoraggio che permetta di minimizzare l'impatto che questo importante infestante ha sulle attività produttive e sugli ambienti nei quali viviamo.

Cosa fare?

 
La lotta a questi roditori nocivi deve essere effettuata con mezzi e prodotti adeguati per avere una reale efficacia a garantire la massima sicurezza per persone e animali. Molto spesso prevenire l'infestazione è molto meglio che doverla eliminare. In un piano di lotta integrata ai roditori sono importanti le misure di pest proofing (tutte quelle misure strutturali e non, che si possono adottare al fine di limitare la penetrazione e proliferazione di infestanti), ed il monitoraggio completo e periodico dell'area interessata. Attraverso l'utilizzo di esche virtuali (che non contengono veleni)  ed il periodico intervento di un nostro operatore, si verifica la presenza dell'infestante e si valuta di volta in volta come procedere. Laddove sia necessario utilizzare esche rodenticide, vengono utilizzati appositi erogatori ancorati al terreno o alle pareti per evitare l’intossicazione di animali non bersaglio o persone. Gli erogatori sono chiusi a chiave e permettono l’accesso soltanto ai roditori. L’esca è bloccata in modo che i topi o ratti siano costretti a consumarla in loco, senza poterla rimuovere e disperdere nell’ambiente. Utilizziamo esclusivamente formulati rodenticidi registrati presso il Ministero della Salute.

Nei casi in cui i roditori si siano introdotti in abitazioni, uffici, o impianti produttivi si procede con l’installazione dei sistemi di cattura. La nostra azienda è molto attenta alle problematiche ambientali ed ecologiche e, ove possibile, tende a privilegiare l'utilizzo di trappole (singole o multicattura) che, oltre a non inquinare l'ambiente e a non rappresentare un pericolo per bambini e animali non target, permettono un più facile recupero delle carcasse. Sia nel caso di utilizzo di trappole che di esche rodenticide, le eventuali carcasse dei roditori rinvenute nell'area interessata dalla disinfestazione, saranno rimosse e smaltite come rifiuto speciale così come previsto dalla legge.


Hai visto tracce di roditori in casa o in azienda? Vuoi impostare un piano di controllo e monitoraggio? Chiamaci ora!


Quali sono le specie più diffuse in ambiente antropico?
Mus musculus
Mus musculus
Il topo comune è un piccolo mammifero roditore della famiglia dei Muridi. Viene anche chiamato topo domestico, per differenziarlo dal topo selvatico (Apodemus sylvaticus) e dal topo campagnolo (Microtus arvalis). Si tratta della specie di gran lunga più diffusa del genere Mus, si può infatti trovare comunemente in quasi tutti i paesi del mondo, spesso al fianco degli umani, che involontariamente gli procurano vitto ed alloggio, ma non sempre in armonia con loro, in quanto i topi possono arrecare danni anche ingenti alle colture ed alle dispense di cibo, oltre a rendersi vettori di una serie di malattie, come la leptospirosi. Specie estremamente adattabile e spiccatamente sinantropa, il topo vive praticamente in qualsiasi luogo che gli offra un recesso in cui potersi nascondere e sfamarsi. Lo si trova perciò in ambienti urbani e suburbani, dove vive a qualsiasi altitudine, mentre è una presenza piuttosto rara nelle aree rurali in quota e negli ambienti boschivi. In generale, il topo manca nei luoghi dove altri animali gli fanno concorrenza, poiché non è molto efficiente come specie antagonista. È inserito nell'elenco delle 100 tra le specie invasive più dannose al mondo. I topi adulti misurano una ventina di centimetri, di cui la metà o poco meno spetta alla coda: il peso invece oscilla fra i 10 ed i 25 grammi. Il pelo corto e lucente, varia individualmente dal brunastro al nero. Esso ricopre interamente il corpo, tranne zampe, orecchie, coda e punta del muso, che sono quasi del tutto glabre e di colore grigio-rosato. Si tratta di animali attivi perlopiù dopo il tramonto. Durante la notte si tengono ben lontani dalle fonti di luce violenta. Durante il giorno, i topi riposano in tane poste in luoghi riparati e foderati con vari materiali, come cartone, stoffa ed erba. Il topo non va in letargo, a differenza di molti altri roditori: esso si adatta infatti molto bene ad ambienti freddi (purché vi sia disponibilità di cibo), al punto che se ne trovano popolazioni stabili anche all'interno di celle frigorifere. Rispetto ai ratti è molto più curioso e meno neofobico.
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Rattus rattus
Ratto nero
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Misura fino a 40 cm ed oltre di lunghezza, di cui la metà o poco più spetta alla lunga coda. Il peso si aggira attorno ai 200 g, tuttavia non sono rari esemplari di 300 g. I maschi sono generalmente più grossi e robusti rispetto alle femmine. Il corpo è squadrato e robusto, con zampe posteriori più lunghe e forti rispetto a quelle anteriori: la parte inferiore dei pollici anteriori presenta anelli a forma di scaglie, mentre gli alluci delle zampe posteriori sono ridotti a semplici tubercoli. Su ogni zampa si trovano nella regione plantare cinque cuscinetti in corrispondenza delle dita. Il pelo, come intuibile dal nome comune, è di colore nero, con tendenza a schiarirsi nella zona ventrale: le popolazioni locali presentano caratteristiche sfumature di bianco, grigio e bruno su dorso e ventre, spesso con sfumature azzurrognole. Il tarso e la zampa vera e propria sono glabri e di colore carnicino-nerastro, mentre la coda, ricoperta di radi peli, è scagliosa e dello stesso colore delle zampe. Il muso appuntito è glabro e rosato, così come le orecchie di media grandezza. Gli occhi sono neri. Sul muso sono presenti lunghe e sensibili vibrisse. Questi animali sono attivi a tutte le ore, ma presentano picchi di attività principalmente dopo il tramonto: durante il giorno, i ratti neri tendono a riposarsi in nidi voluminosi e di forma globulare, costruiti con steli d'erba e foglie, situati generalmente in alto, ad esempio fra le fronde di un albero o ai piani alti di un edificio (in particolare nelle soffitte, da cui il nome comune di "ratto dei tetti"): solo raramente i ratti neri si scavano tane ipogee.
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Rattus norvegicus
Rattus norvegicus
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Il ratto grigio, noto anche come ratto delle chiaviche, surmolotto o pantegana è un mammifero roditore della famiglia dei Muridi. È la specie più comune e diffusa di Rattus, presente praticamente in tutto il mondo; in Europa ha soppiantato il preesistente ratto nero (R. rattus) fra la fine del Medioevo e la Rivoluzione industriale. Può misurare fino 40 cm, di cui poco meno della metà spettano alla coda, per un peso medio di 350 g: alcuni esemplari di eccezionale grandezza raggiungono il chilogrammo di peso, mentre sembrerebbero frutto di invenzioni, o di confusione con altre specie di roditore (come la nutria od il topo muschiato), gli avvistamenti di esemplari ancora più grossi. I maschi sono solitamente più grossi e robusti rispetto alle femmine. Si tratta di animali attivi principalmente durante la notte, mentre durante il giorno essi dormono in nidi posti in un anfratto ampliato scavando con le zampe anteriori ed i denti e reso più confortevole con un'imbottitura di erbe, carta, plastica ed altro materiale. I nidi sono molto complessi e comprendono numerose camere, alcune elette a magazzini per il cibo, altre a luoghi di riposo ed altre ancora a latrine: i ratti spesso fanno lavori di ammodernamento della tana, scavando nuove gallerie ed ampliando le camere preesistenti. Attualmente, il ratto grigio è il secondo mammifero di maggior successo al mondo, dopo l'uomo: si ritiene che nelle grandi città, come New York o Londra, vi siano più ratti che abitanti umani.
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